lunedì 4 luglio 2022

Inaugurata la sede provinciale Italexit Reggio Calabria



Tagliato il nastro inaugurale della nuova sede di Italexit Reggio Calabria


   Il Coordinatore Regionale Italexit con Paragone – Calabria, Massimo Cristiano, ha tagliato il nastro inaugurale della nuova sede di Italexit Reggio Calabria avente duplice funzione, ovvero sede provinciale per tutta l’area metropolitana, nonché 1° Circolo Italexit del Comune di Reggio Calabria, coordinato da Pietro Marcianò.

 Il Coordinatore Provinciale, Ernesto Marziale, ha esordito ringraziando principalmente Gianluigi Paragone per l’opportunità che sta dando a tutti gli italiani di buona volontà nel costituire sedi Italexit su tutto il territorio nazionale.

  Unitamente al Coordinatore Regionale Massimo Cristiano, hanno partecipato all’evento: Giuseppe Antonio Germanò, Resp. Organizzativo Provincia RC; Claudio Romeo, Resp. Organizz. Sezione RC; Francesca Tripodi, Dip. Comunicazione Calabria; Romina Tripodi, Segr. Amministrativo RC; Mimmo Greco, Dip. Sanità Calabria; Carmelo Iannelli, Coord. Sezione di Palmi; Omero Marrapodi, Coord. Sezione di Locri; Ambrogio Pancanno, Ref. S. Eufemia D’ Aspromonte; Nicola Rotundo dip.Ambiente, Antonino Amoddeo, Docente Università di Reggio Calabria.

  La Sede Italexit, ubicata in Via Plebiscito 6, “sarà aperta al pubblico tutti i giorni” – hanno dichiarato il Coordinatore Provinciale Ernesto Marziale e il Coordinatore Cittadino Pietro Marcianò – “dando la possibilità a chiunque di poter fare parte attiva del Partito, oppure di presentare istanze o chiedere informazioni e chiarimenti su problematiche sociali in genere”.

  Massimo Cristiano ha concluso rimarcando “la linea politica del partito“, ringraziando tutti coloro che “hanno reso possibile questo momento, sinonimo di crescita, sacrificio, passione, militanza, difesa del territorio. La sede provinciale di Italexit con Paragone – Reggio Calabria, sarà un punto riferimento essenziale per la difesa sul territorio dei diritti costituzionalmente garantiti”.

domenica 8 maggio 2022

Reggio Calabria: Premio Anassilaos alla Soprintendenza è “un’offesa alla città, ne chiediamo il ritiro”

                                                Piazza De Nava 

La nota di Fondazione Mediterranea sulla decisione di assegnare il Premio Anassilaos 2022 alla Soprintendenza di Reggio Calabria. Scelta definita “un’offesa alla città” per gli interventi “lesivi” su “pavimentazione del Corso Garibaldi, resti archeologici in piazza Garibaldi, Lido Comunale, progetto demolitivo su piazza De Nava”


 “Come lo potremmo definire il Premio Anassilaos alla Soprintendenza? Nella migliore delle ipotesi una sonora scivolata, dando per scontata la buona fede degli organizzatori, che vogliamo ancora credere non adusi al “servo encomio”. Il riconoscimento è un’offesa alla città: piuttosto che essere tutelata dalla Soprintendenza, Reggio è stata oggetto di interventi a lei lesivi, sia dal punto di vista prettamente urbanistico che da quello più generale culturale. Di ciò si hanno eclatanti esempi che, pur non entrando per brevità nel loro merito, è utile ricordare: pavimentazione del Corso Garibaldi, resti archeologici in piazza Garibaldi, Lido Comunale, progetto demolitivo su piazza De Nava“. Comincia così la nota di Fondazione Mediterranea sulla decisione di assegnare il Premio Anassilaos 2022 alla Soprintendenza di Reggio Calabria. Scelta definita “un’offesa alla città” per gli interventi “lesivi” su “pavimentazione del Corso Garibaldi, resti archeologici in piazza Garibaldi, Lido Comunale, progetto demolitivo su piazza De Nava”“Sono casi di devastazione del centro urbano – si legge ancora – che tutti hanno sotto gli occhi e che non necessitano di ulteriori descrizioni. Reggio è afflitta da troppi premi, il più delle volte autosollecitati, con una sostanziale perdita di credibilità del premiante. Il Premio Anassilaos si pone in questo svilente trend con l’aggravante che la motivazione del premio assegnato alla Soprintendenza è palesemente una forzatura”.

  Ma non solo. “Oltre agli esempi appena citati, di pubblico dominio – prosegue ancora il comunicato – dobbiamo evidenziare due perle di saggezza urbanistica dei nostri. In conferenza dei servizi, nel corso dell’audizione della progettista della demolizione di piazza De Nava, arch. Giuseppina Vitetta, si è verbalizzato il concetto che di un manufatto storico, per conservarne la memoria, basta non mandare in discarica i resti della sua demolizione ma utilizzarli per una nuova costruzione. Tale concetto è stato fatto proprio dalla Commissione Regionale Cultura, presieduta dal segretario regionale del Mic. dott. Salvatore Patamia, e di cui era componente l’attuale soprintendente reggino, arch. Fabrizio Sudano. Quest’ultimo, forse resosi conto dell’enormità di quanto avallato, con una comunicazione formale diffusa anche sulla stampa, in un momento successivo ha cambiato idea, condividendo l’assunto presente nel progetto esecutivo su Piazza De Nava: il materiale lapideo di pregio, residuante della demolizione della piazza, non verrà usato per la sua pavimentazione bensì come “paracarri” ovvero dissuasore di parcheggio nelle strade adiacenti. Anche a queste perle di saggezza urbanistica viene assegnato il Premio Anassilaos”.

  “Sulla base di queste documentate considerazioni, ritenendo che il Premio Anassilaos non dovesse essere attribuito alla Soprintendenza, ne chiediamo formalmente il suo ritiro – conclude la nota – coerentemente peraltro con la posizione critica assunta in precedenza dall’Anassilaos sul progetto demolitivo della Soprintendenza su Piazza De Nava. Per coerenza, infatti, pur non entrando nel merito della risibile motivazione, non si sarebbe dovuto assegnare un premio a una struttura il cui operato si è in precedenza stigmatizzato”. 

martedì 3 maggio 2022

Draghi fa la carità agli italiani, trattandoli da mendicanti





   Il Governo fa la carità, trattando gli italiani da mendicanti.  

  

Il Decreto bollette approvato in Consiglio dei ministri che prevede 5,5 miliardi di euro destinati dal Governo a famiglie sono una elemosina che non risolve il problema del caro-energia e non eviterà una nuova stangata per consumatori e attività produttive. Dal governo ci si aspettava decisamente di più, e uno stanziamento di risorse così esiguo non eviterà un nuovo maxi-aumento delle bollette in occasione del prossimo aggiornamento trimestrale delle tariffe. 

Oggi migliaia di imprese rischiano di chiudere i battenti non potendo affrontare costi energetici così elevati, e il caro-energia sta producendo effetti disastrosi sui prezzi al dettaglio, con rincari a cascata in tutti i settori e una impennata dell’inflazione che impoverisce le famiglie e riduce i consumi. A fronte di tale situazione i 5,5 miliardi di euro che il governo ha deciso di stanziare per il prossimo trimestre risultano del tutto insufficienti, e per salvare le imprese dal fallimento e le famiglie da una crisi nerissima. L’Iva e le imposte che gravano sulle bollette di luce e gas non vanno ridotte, ma azzerate del tutto.

 La  cifra irrisoria o meglio l’elemosina destinata ai consumatori che in questo trimestre, proprio quando le bollette sono raddoppiate, sembra essere più una presa per i fondelli, piuttosto che un aiuto economico.  

 Il Governo doveva fare uno scostamento di bilancio per affrontare questa emergenza nazionale, invece di stanziare una cifra irrisoria rispetto al reale fabbisogno. Non solo, ma disperde le poche risorse in mille rivoli, finendo per scontentare tutti, invece di concentrare lo stanziamento sulle famiglie che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese.

 Il Decreto bollette non salva nessuno e mentre il Governo Draghi continua con i suoi proclami di ripresa, le famiglie e le imprese vanno giù a picco.    


venerdì 29 aprile 2022

Paragone e Italexit superano Calenda e Azione e diventano il sesto partito d’Italia




Di fatto è l’unica vera opposizione al Governo Draghi, soprattutto sul fronte della limitazione delle libertà nel nome del Covid


   Da un’indagine Ipsos svelata da Nando Pagnoncelli su La7, sono emerse importanti novità in tema di consenso popolare. La pandemia, con tutte le annesse misure restrittive, come anche la questione bellica, hanno avuto effetti rilevanti sui sondaggi popolari.

  Fratelli d’Italia si attesta sul 21,9% dei consensi, a seguire il Pd con il 21,1%. Il M5s sorpassa la Lega di Salvini, ma il partito di Conte si ferma al 15%, mentre la Lega è al 14,7%, facendo segnare una perdita del 2,2%. Forza Italia si attesta sull’8,1%, mentre risulta essere in piena ascesa il partito di Gianluigi Paragone, Italexit, che con un +0,4% sale al 3,7%, sorpassando Azione di Carlo Calenda, fermo al 3,4% (-0,1%).

  Una cifra molto incoraggiante quella attribuita a Italexit con Paragone, che ha visto formalizzare la sua nascita come partito ufficialmente riconosciuto soltanto poche settimane fa. Inoltre, tenendo conto del fatto che questo genere di sondaggi, quando coinvolgono i partiti più giovani, tendenzialmente, vengono quotati al ribasso, ecco che le prospettive per il gruppo Italexit si fanno ancora più rosee, a riprova del grande lavoro di opposizione svolto fino ad oggi dal Senatore e da tutti gli attivisti del suo partito.

giovedì 21 aprile 2022

Mascherine, le nuove regole dal 1º maggio 2022



LA MASCHERINA NON SARA' PIU' OBBLIGATORIA IN MOLTI LUOGHI 

Da maggio, secondo le voci che circolano all’interno del Palazzo, si andrà verso una riconferma delle mascherine sui mezzi di trasporto e al cinema, dove si potrebbe passare però dalle Ffp2 alle mascherine chirurgiche (più economiche). L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe essere confermato (fino a giugno, poi si vedrà) anche negli uffici e in generale nei luoghi di lavoro. Potrebbe però saltare l'obbligo per i clienti di negozi e supermercati.

Per ora, l'ultimo decreto stabilisce che fino al 30 aprile le mascherine sono obbligatorie in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. Con l’eccezione delle scuole. Dove già da adesso è previsto l’obbligo in classe della mascherina chirurgica fino alla fine dell'anno scolastico (nella prima decade di giugno). Ci sono paradossi, perché imporre la mascherina a tutti i bambini sopra i 6 anni fa sì che nella stessa classe (soprattutto nelle ultimo anno di materne) possano esserci bimbi che la indossano e altri che non la indossano perché sotto i 6 anni. Dal 1° aprile anche i bambini della scuola dell’infanzia che abbiano compiuto sei anni devono infatti indossare la mascherina chirurgica.

L’ultimo decreto anti-Covid n.24 del 24 marzo prevede anche alcuni casi in cui la mascherina (chirurgica) sia obbligatoria anche all’aperto per spettacoli teatrali, arene cinematografiche, concerti e stadi. Fino al weekend della Festa dei lavoratori restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: vanno indossate in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si balla in discoteca o quando si fa sport.

lunedì 21 marzo 2022

L’IPOCRITA MARIO DRAGHI AVVELENA GLI ANIMI DEGLI ITALIANI


TROPPI FALSI RINGRAZIAMENTI FANNO INCAZZARE GLI ITALIANI, RIDOTTI ALLA FAME DAL GOVERNO DRAGHI.

  La Conferenza stampa di Draghi nell’annunciare le riaperture ha fatto incazzare non poco gli italiani che a causa di un Governo d’incapaci sono stati costretti a chiudere le proprie attività e ridotti alla fame. Un falso mare di grazie e stato pronunciato nei confronti di chi approfittando della pandemia ha fatto gli interessi propri e non quello degli italiani.  Grazie al Cts per il supporto psicologico, costato un milione di euro a seduta. Grazie al Ministro Speranza che è riuscito a far cadere nella disperazione milioni d’italiani.  Un grazie anche al Governo precedente, perché in politica è sempre meglio non farsi troppi nemici.

  Grazie agli italiani che si sono fatti inoculare il miscuglio magico, rivelatosi poi un fallimento. Grazie al generale Figliuolo che aveva pensato anche di andare casa per casa con un plotone di militari armati di siringa a bucare i resistenti.  Grazie ai vaccini e alla scienza che hanno scongiurato milioni vittime ma che hanno condannato all’invalidità permanente e a morte migliaia d’inoculati. Grazie al Green pass che è stato un successo nel costringere col ricatto milioni d’italiani a farsi avvelenare il sangue. …

Un grazie per le mascherine farlocche di Arcuri e i banchi a rotelle della Azzolina. Assurdo!!!

  Quel “grazie” al governo precedente è difficile da comprendere. Veramente Draghi ha sentito la necessità di riservare un plauso agli infiniti DPCM di Conte? Alle mascherine e alle primule di Arcuri? Ai banchi a rotelle della Azzolina? Grazie di cosa? Probabilmente di aver guadagnato l’uscita. Sennò non si spiega. Anche perché la loro dipartita ha segnato l’arrivo del Generale Figliuolo, complice di Speranza nella lotta ai resistenti.

Il grazie più apprezzato dagli italiani è stato sicuramente quello verso il successo del Greepass.  

  Il colpo di grazia c’è stato in quel Green pass che Draghi ha definito un successo. Come si può definire un successo, un lasciapassare che ha tenuto a casa 500mila padri e madri di famiglia? Privati della possibilità di lavorare… La parola giusta sarebbe stata “fallimento”. Un evidente fallimento della Democrazia e della Costituzione.    

  Quel lasciapassare che ha diviso gli italiani tra buoni e cattivi, giusti e sbagliati, meritevoli di stare in società, respinti ed esclusi dalla vita sociale. Un lasciapassare che ha generato odio tra fratelli e disprezzo per le forze dell’ordine che a malincuore sono stati obbligati ad agire come degli S.S. anche nei confronti dai bambini.

  L’ipocrisia di Mario Draghi è stata la sua ultima sceneggiata di un indegno Presidente del Consiglio, che non ha mai avuto eguali nella storia della repubblica italiana.  

giovedì 3 marzo 2022

VACCINAZIONE OBBLIGATORIA ANTICOVID: ABUSO POLITICO E OMISSIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA

 


L’OBBLIGO VACCINALE E’ SEMPRE STATO ILLEGALE


  Di fronte ad un simile quadro, in perenne evoluzione e continuo aggiornamento, dove gli organi deputati alla tutela della salute della collettività non sono in grado di assicurare una strada lineare, il cittadino comune non può che trovarsi confuso e sfiduciato.

  La scienza è una materia in continua evoluzione e, proprio per il suo insito ed incessante cambiamento, deve soppesare accuratamente ogni possibile conseguenza.

  Davanti alla moltitudine di provvedimenti e dichiarazioni, spesso contrastanti tra loro, molti sono i dubbi ancora irrisolti, e le poche certezze rimaste si affievoliscono.

  Gli studi sull’immunità sono stati smentiti da 4 ripetizioni di dosi nell’arco di appena un anno; la non necessità di un richiamo è stata smentita a distanza di pochi giorni dalle stesse autorità che l’avevano escluso.

  La stessa affermazione per cui la sollecitazione del sistema immunitario ne diminuisce la risposta immunitaria è stata smentita dall’applicazione immediata ai soggetti fragili, con un sistema immunitario già gravemente compromesso, il che espone questa strategia ad una duplice critica:

– da un lato, in assenza di studi approfonditi su come la reiterazione del vaccino potrebbe reagire ad altri medicinali presenti nell’organismo e quali effetti collaterali potrebbe avere una continua sollecitazione sui soggetti già debilitati, li espone a rischi ignoti;

– dall’altro, la logica imporrebbe che, dato il loro stato di salute precaria e in un’ottica di tutela delle persone più deboli e vulnerabili, siano le ultime ad essere esposte a farmaci di cui non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine, e su cui la stessa scienza, come abbiamo visto sopra, rilascia dichiarazioni spesso contrastanti, dal momento che il corpo umano non è un programma informatico e, se subisce un danno, non può essere resettato e formattato.

  Pertanto, in conseguenza, da un lato, del continuo mutamento delle raccomandazioni sanitarie; e, dall’altro, delle numerose violazioni dei principi costituzionali, si ritiene logico concludere che lo  strumento del green pass (rafforzato) e dell’obbligo vaccinale non trovi una sufficiente base giuridica,  per cui è auspicabile e impellente l’intervento della Corte Costituzionale sul punto.

  Le settimane appena trascorse hanno visto del resto, proliferare numerose sentenze che, esprimendosi in senso contrario alle pronunce precedenti, manifestano profili di illegittimità della vigente normativa in tema di imposizione vaccinale.

  È il caso dell’ordinanza n. 38 del 17 gennaio 2022 del Consiglio di giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana; dei decreti cautelari nn. 721, 724 e 726 del 2 febbraio 2022 del Tar Lazio, che hanno ripristinato le retribuzioni dei ricorrenti agenti di polizia penitenziaria non vaccinati;  del decreto cautelare n. 919 del 14 febbraio 2022 del Tar Lazio di sospensione di 26 provvedimenti nei confronti di militari inottemperanti all’obbligo vaccinale (consultabili sul sito https://www.giustizia-amministrativa.it, alla voce “Decisioni e pareri”); della sentenza n. 1842 dell’ 8.11.2021, depositata il 17 febbraio 2022,  del Tribunale di Pisa, Sezione Penale che ha dichiarato illegittimo il DPCM con cui è stati imposto il lockdown a marzo 2020; e, da ultimo, l’ordinanza cautelare del Tar Milano n. 192 del 14.2.2022 che ha rimesso alla Consulta la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale per i sanitari.

  Le motivazioni dell’ordinanza di rimessione non risultano ancora pubblicate, ma, nel richiamare le ragioni sopra espresse, appare innegabile una grave ed irreparabile lesione dei diritti fondamentali, tali da poter consentire una pronuncia favorevole da parte della Consulta, anche alla luce del Doc. n. 15444 e n. 15212 (laddove al punto n. 7 sancisce: “With respect to ensuring high vaccine uptake:  7.3.1. ensure that citizens are informed that the vaccination is NOT mandatory and that no one is politically, socially, or otherwise pressured to get themselves vaccinated, if they do not wish to do so themselves; 7.3.2. ensure that no one is discriminated against for not having been vaccinated, due to possible health risks or not wanting to be vaccinated;  7.3.3. take early effective measures to counter misinformation, disinformation and hesitancy regarding Covid-19 vaccines; 7.3.4. distribute transparent information on the safety and possible side effects of vaccines, working with and regulating social media platforms to prevent the spread of misinformation”, ovvero: “garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desidera; 7.3.2. assicurarsi che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, per possibili rischi per la salute o per non volersi vaccinare”), della Raccomandazione n. 2222 e n. 2424 (laddove, al punto n. 9.4.3. afferma che i mandati di vaccinazione “non dovrebbero coprire i bambini fino a quando e a meno che non sia assicurata la completa sicurezza ed efficacia di tutti i vaccini messi a disposizione, con particolare attenzione al superiore interesse del bambino, in conformità alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia) assunta dal Consiglio d’europa nel gennaio 2022.

  Nè, d’altronde può essere concepibile una gerarchia o prevaricazione tra diritti inviolabili della Costituzione.

 Come affermato dall’attuale Ministro della Giustizia Marta Cartabia in occasione della presentazione della Relazione annuale sull’attività della Corte Costituzionale del 2019, «La nostra Costituzione non contempla un diritto speciale per lo stato di emergenza […]. Si tratta di una scelta consapevole. Nella Carta costituzionale non si rinvengono clausole di sospensione dei diritti fondamentali da attivarsi nei tempi eccezionali, né previsioni che in tempi di crisi consentano alterazioni nell’assetto dei poteri. La Costituzione, peraltro, non è insensibile al variare delle contingenze, all’eventualità che dirompano situazioni di emergenza, di crisi, o di straordinaria necessità e urgenza […]. La Repubblica ha attraversato varie situazioni di emergenza e di crisi – dagli anni della lotta armata a quelli più recenti della crisi economica e finanziaria – che sono stati affrontati senza mai sospendere l’ordine costituzionale, ma ravvisando al suo interno gli strumenti idonei a modulare i principi costituzionali in base alle specifiche contingenze: necessità, proporzionalità, bilanciamento, giustiziabilità e temporaneità sono i criteri con cui, secondo la giurisprudenza costituzionale, in ogni tempo deve attuarsi la tutela «sistemica e non frazionata» dei principi e dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, ponderando la tutela di ciascuno di essi con i relativi limiti».

  La stessa Corte Costituzionale, con la sentenza n. 85/2015, ebbe modo di chiarire che “Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre «sistemica e non frazionata in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro» (sentenza n. 264 del 2012). Se così non fosse, si verificherebbe l’illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe “tiranno” nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona.

  Per le ragioni esposte, non si può condividere l’assunto del rimettente … secondo cui l’aggettivo «fondamentale», contenuto nell’art. 32 Cost., sarebbe rivelatore di un «carattere preminente» del diritto alla salute rispetto a tutti i diritti della persona. Né la definizione data da questa Corte dell’ambiente e della salute come «valori primari» (sentenza n. 365 del 1993, citata dal rimettente) implica una “rigida” gerarchia tra diritti fondamentali. La Costituzione italiana, come le altre Costituzioni democratiche e pluraliste contemporanee, richiede un continuo e vicendevole bilanciamento tra princìpi e diritti fondamentali, senza pretese di assolutezza per nessuno di essi. La qualificazione come “primari” dei valori dell’ambiente e della salute significa pertanto che gli stessi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorché costituzionalmente tutelati, non già che gli stessi siano posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto. Il punto di equilibrio, proprio perché dinamico e non prefissato in anticipo, deve essere valutato – dal legislatore nella statuizione delle norme e dal giudice delle leggi in sede di controllo – secondo criteri di proporzionalità e di ragionevolezza, tali da non consentire un sacrificio del loro nucleo essenziale.”.

  Principi che vengono espressi anche nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, in cui vengono riversati tutti i  diritti sopra citati, specificando, in chiusura, attraverso l’art. 30 che “Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.” 

martedì 1 marzo 2022

IL GREEN PASS HA LACERATO IL TESSUTO SOCIALE


I danni psichici ed economici dovuti al green pass sono in molti casi irreversibili. 

 Dopo due anni di sacrifici, restrizioni e sofferenze gli Italiani devono poter tornare alla propria vita, alla normalità, alla legittima libertà di cui si godeva prima della pandemia e per la quale e stato alto il prezzo da pagare in termini di vite umane per poter vivere in uno Stato Democratico, dove la Sovranità come sancito dalla Carta Costituzionale, appartiene al Popolo che è Sovrano.

  Il panico, gonfiato da un’informazione morbosa e da una classe politica d’incapaci, ha portato la gente non solo ad accettare, ma addirittura a convincersi che fossero giusti i DPCM limitativi della libertà personale, tanto per fare un esempio: i Sindacati, che avrebbero dovuto tutelare la libertà e il diritto al lavoro, hanno invece infierito contro gli stessi tesserati, richiedendo ai datori di lavoro misure di contenimento sempre più aspre, imponendo addirittura la profilassi del tampone a proprie spese.   

  Le restrizioni imposte con rigore inflessibile anche ai bambini e ai ragazzi, hanno destabilizzato l’equilibrio psichico di molti. La malattia è stata trattata come una colpa, e pertanto, secondo il Governo le punizioni sono state necessarie, al fine di tutelare la libertà. Principio letteralmente folle!! Siamo ricaduti in una logica peggio che medievale, perché almeno nel Medioevo l’untore era un nemico ed era sano, oggi è il malato, cioè la vittima stessa della malattia. In questo delirio millenaristico, e a seguito delle strategie di contenimento a gran voce richieste, il tessuto sociale è stato irrimediabilmente lacerato.

  Il green pass è stato un punto di non ritorno, perché ha annullato la solidarietà sociale, accendendo dei conflitti indegni anche tra fratelli. Tanto per fare un esempio: i lavoratori vaccinati, plagiati dalla mala informazione, sia medica che mediatica; anziché sentirsi sicuri per il proprio vaccino, chiedono con forza il green pass che li protegga dal contatto con i non vaccinati, Ignorando il fatto che gli unici a non compromettere la salute degli altri sono proprio i no-vax, e i no-green pass.

  L’affermazione, sempre ripetuta da entrambe le parti: “La tua libertà finisce dove comincia la mia“, è il frutto della stupidità indotta dalla paura, perché significa in effetti: quella che tu ritieni sia la tua libertà finisce dove io ritengo che cominci quella che io ritengo sia la mia, ed è ovvio che su queste basi non esiste dialogo possibile.

  Il problema oggi è come uscire da questa spirale di irrazionalità e ricucire una lacerazione che divide categorie sociali che, dovrebbero essere unite: lavoratori con lavoratori, studenti con studenti, etc. È necessario recuperare alcune conquiste culturali e morali che davamo per acquisite e che invece sono state perdute: la malattia non è una colpa; il malato è la vittima di un evento più forte di noi; l’epidemia è causata dal virus e non dagli untori; la vaccinazione è un diritto non un dovere; chi non si vaccina rischia prima di tutto per se stesso, mentre chi si vaccina è relativamente protetto, anche se molti sostengono a torto di stare in una botte di ferro perché vaccinati. 

  Con una guerra in corso nel cuore dell’Europa e con tutti i problemi che ne derivano, con la crisi energetica e con l’inflazione che sta esplodendo, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è vivere ancora con gli schemi del 2020.

  Quindi, dopo il 31 marzo, basta Green pass, basta limitazioni, basta divisioni sulla base dello stato vaccinale, anche tra gli studenti, basta discriminazioni sul posto di lavoro. È il momento di rialzare la testa.   Questa la situazione che si prospetta. Si tratta naturalmente di anticipazioni che dovranno essere tradotte in normativa, se la situazione sanitaria legata all’emergenza SARS COV 2 sarà in miglioramento, tutto dovrà finire il 31 marzo 2022, green pass e vaccinazione obbligatoria inclusa.

 

mercoledì 12 gennaio 2022

IL COVID IN ITALIA NON E' PER NULLA ALLARMANTE: FOTO DOCUMENTO DEI RICOVERATI PER COVID NEGLI OSPEDALI ITALIANI

                        
                LE FONTI UFFICIALI HANNO ALTRI DATI 


UNA MALEDIZIONE CHIAMATA DRAGHI E’ RIUSCITA A DISTRUGGERE L’ITALIA





Non ce l’hanno fatta terremoti, alluvioni, inondazioni e frane a mettere in ginocchio la nostra Nazione e poi è bastato un solo comune mortale a portare a compimento il disastro.  


   Autore: Francesco Puppato

      La nomina di Mario Draghi a nuovo presidente del Consiglio italiano è un grande crimine perpetrato nei confronti del popolo italiano.

Dico questo perché ritengo, semplicemente, che quest'uomo sia il più grande criminale d'Italia e, il suo posto sarebbe in prigione.

Di seguito spiegherò come Draghi ha rovinato l'Italia 30 anni fa prima di diventare presidente della BCE e sostenere le economie di tutti i paesi dell'UE tra il 2011 e il 2019 con la sua spericolata politica finanziaria.

In questo modo, presenterò anche una panoramica di quanto sia corrotto e fragile il sistema bancario dell'UE e perché crollerà nel prossimo futuro.

Il “rettiliano” Draghi è al centro di tutte le macchine finanziarie degli ultimi e più anni, macchine trenta che quest'anno porteranno alla rovina dell'euro.

È stato Mario Draghi a distruggere l'economia del suo paese, l'Italia, nel 1992 .

Successivamente, è stato premiato con la nomina a presidente della BCE, col compito di continuare la sua spericolata politica finanziaria distruttiva su ampia scala.

È stato responsabile dell'introduzione del primo QE (quantitative easing) nel 2012 nell'UE, poi ha proseguito con la NIRP (politica dei tassi di interesse negativi), e infine ha fatto ricorso alla politica del “denaro dall'elicottero” nel 2016 a spese degli unici risparmiatori reali nell'UE – i tedeschi.

La fine dei giochi sarà la distruzione delle economie dell'UE e il default dell'euro prima che il loro recupero con le valute digitali porti al NWO.

Mario Draghi è uno dei protagonisti chiave di tutte le cospirazioni dei bankster occidentali in Europa e nel mondo per schiavizzare finanziariamente l'umanità e instaurare una dittatura mondiale. L'obiettivo è ed è sempre stato impedisce l'ascensione planetaria e quella di una grande porzione dell'umanità alla quinta dimensione.

Questo piano degli oscuri è già miseramente fallito quando questo autore ha riunito la Squadra dell'Ascensione Planetaria, il PAT (Planetary Ascension Team), nel 2011 e ha garantito l'ascensione della terra e dell'umanità con l'apertura dei due portali principali 11.11.11 e 12.12.12 – 21.12.12, a cui questo sito fornisce una testimonianza di prima mano.

Il 2 giugno 1992, Mario Draghi, a quel tempo direttore generale del ministero delle finanze italiano, visitò lo yacht dei reali britannici, il “Britannia”, per cospirare con George Soros e un intero gruppo di bankster degli imperi finanziari Rothschild e Rockefeller dalla City di Londra e Wall Street contro il suo stesso paese.

Da allora Draghi è conosciuto come il " ragazzo Britannia " ( Britannia boy ) e doveva essere in prigione per cospirazione ai sensi della legge italiana, come ha spiegato Claudio Celani in una straordinaria intervista con il principale quotidiano tedesco DWN (Deutsche Wirtschafts Nachrichten) pubblicata il 1 maggio 2016:

Endspiel: Euro Könnte Ziel einer Attacke von Spekulanten werden

Lo sfondo è il seguente.

L'Italia doveva entrare nell'unione dell'euro a qualsiasi prezzo secondo il piano della cabala del Bilderberger riguardante la creazione del NWO in Europa attraverso un'unione monetaria. A quel tempo l'Italia era prevalentemente un'economia socialista e lo stato italiano possedeva circa il 60-70% di tutte le grandi società.

La lira si è indebolita durante gli anni degli adeguamenti annuali dei salari dei lavoratori agli altissimi tassi di abbandono degli anni '70 e '80, non anche in Italia come “scala mobile”, ma l'economia era molto solida.

La cabala dell'asse AAA (Anglo-American-Assholes-Axis, noto come asse tripla A) voleva anche sotto l'economia italiana che stava andando molto bene sotto questo ordine socialista, come oggigiorno la Cina comunista prospera un mercato capitalista controllato.

Gli anni '90 segnano anche l'inizio dell'approccio neoliberista all'economia capitalista classica del dopoguerra basato sul modello austriaco della Nationalwirtscha (scuola di Vienna) che mirava a svuotare l'economia attraverso la creazione di un massiccio schema finanziario Ponzi ( bollettino finanziarie ) completamente disaccoppiato dalla produzione industriale reale.

Questo nuovo approccio divenne economico introdotto dai Clinton dopo che il presidente nel 1993 e culminò con l'abrogazione della legislazione Glass-Steagall .

Questo ha aperto le porte a qualsiasi immaginabile dalla parte delle grandi banche di Orione che ha raggiunto il picco nella prima grande crisi finanziaria nel 2008 lo scoppio della bolla delle frodi sui mutui.

Siamo ora all'indomani di questa stessa crisi che definisco la più grande e più lunga depressione di tutti i tempi . Finirà con la distruzione totale del sistema monetario di Orione quest'anno, molto probabilmente a partire da maggio e giugno.

Il complotto Britannia contro l'Italia è stato orchestrato dai bankster più insidiosi di questo pianeta, come Soros e quelli di Wall Street e della città di Londra, ed è stato attuato con la fattiva collaborazione dell'italiano Mario Draghi, ex presidente della BCE e neo – anticostituzionalmente – nominato primo ministro italiano (non eletto).

E tutti questi mascalzoni erano protetti dalla regina britannica, capo rettiliano sul pianeta che ha messo a disposizione il suo yacht per questa cospirazione contro l'Italia.

Subito dopo la congiura dei banchieri rettiliani internazionali, Moody ha tagliato il rating dell'Italia, lo stesso giorno in cui Giuliano Amato è diventato il nuovo primo ministro a Roma.

Soros e gli altri bankster delle dinastie dei rapinatori Rothschild e Rockefeller, nella piena consapevolezza, grazie a Draghi, che la Banca d'Italia avrebbe dovuto difeso strenuamente la sua moneta nazionale, iniziarono un massiccio attacco speculare contro la lira. Utilizzarono per la prima volta su larga scala i derivati ​​di nuova introduzione come leva finanziaria, con cui 50 milioni di dollari poterono spostare fino a un miliardo di dollari di capitale speculativo sui mercati dei cambi.

Gli italiani non erano preparati a questo tipo di attacco insidioso e dopo aver bruciato più di 48 miliardi di dollari, Banca d'Italia si è arresa e la lira si è svalutata del 30% .

Ricordo molto bene svalutazione, perché a quel tempo visitavo regolarmente l'Italia e all'improvviso era diventato estremamente economico questa tariffa shopping lì.

Ciò rese anche acquistabili a prezzi di saldo la maggior parte delle società italiane e inizia la grande svendita dell'industria italiana alle banche bankster dall'asse AAA. L'Italia poté così soddisfare i criteri di Maastricht e qualificarsi per partecipare all'unione monetaria dell'euro.

È importante conoscere questa parte della storia, perché il continuo indebolimento della moneta comune dell'UE da parte di Draghi in qualità di presidente della BCE aveva come obiettivo, in primo luogo, impedisce all'Italia di lasciare l'euro, rubando valore per oltre 2 trilioni di euro ai solidi di risparmio dei tedeschi, via la sua politica sui tassi di interesse negativi.

Ciò causò una spaccatura tra Draghi e il ministro delle finanze tedesco Schauble nel 2016.

Questo conflitto mostrò già allora dove erano le più grandi crepe nella facciata di Orione e porterà al collasso del sistema bancario europeo quest'anno.

Nel 2012, nel profondo della crisi bancaria dell'UE che non è stata risolta dal 2008 ma ha solo approfondito e quasi l'intero sistema finanziario dell'UE, Mario Draghi ha dichiarato in modo spettacolare che avrebbe fatto tutto il necessario per tenere insieme l'Euro, che era già in quel momento sul punto di disintegrarsi.

Chiunque abbia denunciato la terribile situazione del sistema bancario dell'UE lo ha denunciato come un bluff.

D'altra parte, la BCE ei leader dell'UE avevano già infranto ogni lettera e paragrafo del Trattato di Maastricht e del Trattato di Schengen (la legislazione che ha formato l'UE vera e propria), quindi non sembrava importare la commissione di altri crimini giganteschi contro la UE ei suoi Cittadini da parte di Draghi come presidente della Bce.

La stessa di quella impiegata dalla Fed sotto Bernanke: prendere il pieno controllo della valuta euro contro la volontà delle nazioni e adottare la macchina da stampa con tutte le forze.

Draghi incarna il classico “brigante” (bandito), figura archetipica di un personaggio spregevole della letteratura italiana.

Ci sono voluti due anni all'UE per digerire le argomentazioni a far sì che fosse permesso che volte andasse completamente contro il Trattato di stabilità finanziaria di Maastricht, come stampare denaro dal nulla. Come al solito, è stata la Germania, l'ultimo detentore dei cordoni della borsa, a dare l'“OK”, dopo che la Merkel ei suoi accoliti sono stati messi sotto pressione dai loro padroni oscuri a Washington e Bruxelles.

Dopo aver ricevuto il via libera al QE nel 2012, Draghi ha speso trilioni di euro appena stampati mentre era presidente della BCE. Il bilancio della BCE da allora è il segreto meglio protetto dopo i massicci programmi LTRO e LTRO 2 di Draghi.

E cosa ci ha fatto Draghi con questo? La stessa distruzione dei mercati finanziari europei come aveva fatto nel 1992 con la lira italiana in complicità con le famiglie dei bankster rettiliani internazionali.

Il denaro dovrebbe idealmente stimolare l'economia reale e il segno visibile di tale stimolo è l'aumento dell'energia. è ciò che dice la moderna teoria macroeconomica da quando flessibili Keynes ha introdotto il suo concetto di questo scopo anticiclica dell'economia, che i ragazzi del monetarismo di Chicago (Chica boys) hanno arricchito con il dogma ruolo chiave dei tassi di interesse che dovrebbero Essere manipolati Dalle Banche Centrali per controllare Inflazione e FORNIRE Stimoli Economici (leggi qui ).

Quando i tassi diventano interessanti, si crea denaro a buon mercato (facile), che stimola l'economia e aumenta l'abbassamento.

Quando i tassi di interesse vengono aumentati, ciò porta a denaro stretto (costo) e provoca una contrazione economica accompagnata da deflazione.

Questo è ciò che predicava una volta la teoria del monetarismo prima che diventasse obsoleta nell'attuale finta economia e finanza basata su valute legali senza valore e bolle finanziarie virtuali .

Poiché l'economia reale si era completamente disaccoppiata dallo schema finanziario quando Ponzi, divenuto manifesto Clinton abrogò la legge Glass-Steagall nel 1999, le manipolazioni intraprese dalle banche centrali negli anni successivi non hanno più obiettivi l'economia reale, che ora è nei suoi spasmi, durante l'attuale lockdown, alla fine della più grande e più lunga depressione di tutti i tempi, iniziato alla fine nel 2008.

Quattro tagli alla NIRP e il primo programma di QE imposto unilateralmente da Draghi in totale violazione dell'effetto dell'UE non hanno dovuto sull'abbandono.

Tutto questo denaro è stato speso per salvare le grandi banche dell'UE che erano in bancarotta dal 2008 e sono quasi crollate nel 2012 come previsto da me già nel 2010, mentre nulla è andato all'economia reale.

Solo questo pianeta si spostava costantemente a livelli più di frequenza elevati, con una previsione di risultati migliori nello scenario del tempo della fine, l'imminente collasso finanziario ed economico è stato rinviato, mentre è accaduto molte volte su altre linee temporali inferiori che sono state separate da questo pianeta, spostamenti mediante interdimensionali e MPR (inversione dei poli magnetici, magnetic pole reversals).

Per capire perché la BCE non avesse intenzione di stimolare l'economia dell'UE in, ma solo salvare le banche insolventi e prevenire il crollo definitivo dello schema finanziario Ponzi, bisogna tenere presente che i problemi strutturali dell'UE (la scarsa competitività dei paesi membri dell'UE del Mediterraneo rispetto alla Germania) sono noccioline rispetto ai gigantischi problemi finanziari del sistema bancario dell'UE, che ha una dimensione di 46 trilioni di euro e un indebitamento di 26 a 1 .

A questo livello di leva, anche un calo del 4% dei valori delle attività rende insolvente l'intero sistema finanziario. Un calo del 4% di 46 trilioni di euro rappresenta 1,84 trilioni di euro. Il programma generale di QE della BCE era all'incirca quell'ammontare durante il regno draconiano di Draghi nella BCE dal 2011 al 2019.

L'unica cosa che la BCE poteva fare sotto i Draghi finanziari era acquistare titoli di paesi dell'UE per tenere bassi i paesi nella speranza che in qualche modo le banche insolventi utilizzare questo dono per ridurre la leva.

insieme, questa non è la natura umana e le banche non avevano la capacità di farlo poiché annegando dal crollo finanziario del 2008 e non avevano bilancio capitale di risparmio per migliorare i loro interessi negativi, soprattutto il regime di tassi di interesse negativi in ​​corso in cui migliorare i loro tassi Finora hanno solo perso ulteriore denaro. Questo è il cosiddetto Catch 22 .

Più bassi sono i rendimenti, maggiore è il debito emesso dai paesi dell'UE. La Spagna, l'Italia e altre nazioni dell'UE hanno visto il loro rapporto debito / PIL quasi raddoppiato dal 2008 e soprattutto dal 2012, quando la crisi finanziaria del 2008 sarebbe “finita”. Tuttavia, il debito sovrano non è un asset, ma un problema che si sovrappone ai problemi di e liquidità già esistenti delle banche insolventi.

Draghi ha così contribuito a creare banche insolventi che non possono più fare affidamento su paesi insolventi per salvarli o su una banca centrale che si è espulsa dal gioco con tassi di interesse negativi.

Questo è stato il circolo vizioso di Draghi che ha creato con un'energia criminale senza precedenti durante la sua lunga presidenza della BCE, che si sgretolerà quest'anno e porterà al collasso del sistema monetario di Orione.

Conclusione: i programmi di stimolo della BCE del capo criminale rettiliano Draghi per stampare dal nulla per quasi un decennio – che abbiamo visto anche negli Stati Uniti dalla Fed, il cui esempio ha seguito la BCE – non hanno portato alcun aiuto alle domande strutturali, che devono affrontare le economie europee e il suo sistema finanziario.

Di proposito!

Il NWO può essere stabilito solo quando tutte le economie nazionali saranno distrutte e le persone rovinate. Le nazioni in bancarotta come l'Italia acquista fino ad oggi a emettere obbligazioni che le banche dell'UE in bancarotta utilizzano come garanzia per i loro portafogli derivati, che sono dell'ordine di trilioni di euro ogni anno.

Solo Deutsche Bank ha $ 52 trilioni di derivati che sono più di 20 volte il PIL della Germania , l'economia più potente in Europa e la quarta più grande al mondo. Tali derivati ​​non sono garantiti da nessuna attività reale.

Ciò che che Draghi e la BCE hanno fatto 2011 al 2019 è stato di questo gigantesco mercato delle garanzie sui derivati ​​e consentire alle banche dell'UE di continuare a valutare questo debito a 100 centesimi sull'euro.

Queste “soluzioni” sono una frode totale proprio come i valori di tutte le risorse sono fantasia assoluta .

In definitiva, il sistema bancario dell'UE è un gigantesco Lehman Brothers da 46 trilioni di euro in attesa di dichiarare bancarotta da un momento all'altro.

Data la natura interconnessa del sistema bancario globale, questo non è solo un problema dell'Europa, è un problema globale e la causa più probabile dell'apoptosi finanziaria definitiva e irreversibile dell'intero schema Orion-Ponzi nel 2021.

La politica della Bce di Draghi sulla NIRP ha strangolato in primo luogo le banche italiane e l'economia del suo Paese. È la causa principale dell'enorme tasso di cronica disoccupazione in Italia che ha il tessuto della sua società e causato così tanto dolore e austerità al popolo italiano, che ora deve sopportare Draghi come Primo Ministro.

Ciò equivale a “fare del cervo un giardiniere”, per citare un detto tedesco e una presa in giro per il popolo italiano impoverito. Mi chiedo perché gli italiani ancora dormono e non prendono i forconi per cacciare in mare o in prigione la malvagia cabala romana.

Questo spiega perché le banche italiane sono banche e l'intero sistema finanziario in Italia è un gigantesco schema Ponzi che aveva già soffocato l'economia italiana prima che la falsa epidemia di coronavirus la rovinasse definitivamente.

Ora, questo capo criminale presiede in qualità di primo ministro in Italia per condurre a termine il suo lungo piano criminoso da banchiere rettiliano, che consiste nella distruzione definitiva della sua patria, di cui evidentemente non può importargli di meno.

Ha iniziato questo crimine nel 1992 con il fallimento della moneta nazionale italiana, la lira.

È un'unità cosmica che il gangster rettiliano Draghi ritorni sul luogo del suo crimine essere finalmente smascherato per quello che ha fatto al fatto al italiano per molti decenni quando il popolo cambiamento avverrà nelle settimane che saranno svelati e tutti i crimini saranno svelati in modo che L'Italia possa vedere la luce . È così che le galline tornano a casa per dormire.

È davvero sbalorditivo seguire da vicino come il sistema finanziario mondiale e l'economia siano stati manipolati dagli individui più odiosi che questa specie umana abbia prodotto, come i Rothschild, i Rockefeller ei loro servitori dei banchieri, come Draghi, individui che hanno al primo posto , la regina britannica e la sua famiglia come il ragno al centro della rete. In realtà, tutti questi odiosi individui non sono nemmeno umani: sono rettiliani e quindi la razza più malvagia in questo universo.

Nessun paese e nessun individuo è stato al sicuro da questa cospirazione globale della cabala oscura fino a quando il PAT non ha preso il pieno controllo energetico su questo pianeta e ha iniziato il processo di ascensione . Stiamo ora vedendo i risultati finali di questa purificazione dalle scorie oscure di proporzioni cosmiche e gli eventi imminenti dopo il Cambiamento/ Spostamento (Shift)   saranno spettacolari.

 

 

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Soldi pubblici buttati a mare.      A Messina ha sfilato il fronte del "NO al Ponte" sullo Stretto, con un corteo di migliaia di ...