giovedì 25 novembre 2021

Draghi toglie agli italiani libertà e dignità: una garrota virtuale rende schiavo il Popolo italiano

 


Si torna allo Stato di polizia, periodo

 peggiore della dittatura nazista.


  

  La storia insegna ma non ha tutti. Soltanto chi ha le capacità intellettive di comprendere l’importanza della libertà, il valore della dignità e il coraggio di dichiarare le proprie idee riesce a metabolizzare la gravità della circostanza e le conseguenze terribili a cui sta andando in contro il Popolo italiano.     

   A cosa serve la parata del 25 aprile, ricordare il massacro delle Foibe e la Shoah, se sotto la minaccia di un semplice foglio di carta chiamato DPCM oppure Decreto Legge, si passa in un attimo dall’essere Popolo Sovrano a sudditi di un governo sovrano, il quale,    nel nostro caso sta prendendo sempre più le sembianze di una forma di governo che accentra il potere in un solo organo, se non addirittura nelle sole mani di Draghi, costituendo di fatto la “dittatura pura”..    

  Il concetto di dittatura, come tutti i concetti storico-politici fondamentali, ha subito nel corso della sua storia bimillenaria un mutamento di significato, che rende necessaria una distinzione tra le forme storiche e quelle contemporanee che possono essere definite, visto il contesto in cui nascono, “demodittature” che secondo il mio punto di vista sono diversamente pericolose, se non drammatiche. 

 Nell'accezione contemporanea il concetto di dittatura designa in generale il potere illimitato di un individuo, di un gruppo o di un partito che si sostituisce alla Repubblica Democratica, azzerando la Sovranità Popolare che è l’elemento fondamentale della costituzione di uno Stato democratico.

   Il significato originario del termine 'dittatura' era molto più ristretto. Nella teoria romana dello Stato esso designava un assetto costituzionale volto a proteggere il territorio e la gens. Un eloquente documentato storico riferito ad Anassilaos, né è la prova. L’esatto contrario di ciò che sta accadendo adesso in Italia a seguito delle scellerate imposizioni di Draghi e dei sui adepti, i quali, probabilmente in buona fede, ma in maniera completamente irragionevole, hanno trasformato la Repubblica italiana in uno Stato di polizia.

  In nome della pandemia e non più “In nome del Popolo italiano”, Il Governo Draghi, supportato da una maggioranza non più politica ma interessata soltanto a mantenere ad ogni costo la poltrone e di conseguenza i benefici economici legittimi e non, continua a colpi di Decetti Legge e DPCM a sottomettere e privare sempre più il Popolo italiano dei diritti sanciti dalla Carta Costituzionale, sulla quale si basa, (o forse, sarebbe più opportuno affermare che si basava) la costituzione della Repubblica Italiana.  

   Oggi con il termine dittatura sono presenti sia il significato più ristretto che quello più comprensivo. Potremmo affermare che il moderno concetto di dittatura si distinguere in due tipologie: dittatura costituzionale da un lato. Quella attualmente adottata da Draghi, che gli rende possibile una maggiore rapidità nelle azioni e nelle decisioni, mediante la concentrazione del potere nelle sue mani, però sempre entro una apparente cornice legale; e la dittatura assoluta e anticostituzionale, alla quale a mio giudizio aspirano   Draghi e i suoi adepti. Cosa molto probabile che avvenga se il Popolo Italiano non si sveglia e cessa di obbedire remissivamente a tutti ii DPCM e i Decreti Legge imposti illegittimamente da un governo per definizione autoritario.              

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