venerdì 19 novembre 2021

I NO VAX SONO L'ALIBI DEL GOVERNO PER GIUSTIFICARE IL FALLIMENTO DEGLI INTERVENTI INTRAPRESI PER CONTENERE I CONTAGI

 


Tutte sbagliate le misure adottate dal Governo per debellare il COVID19


  Con certezza non è presuntuoso affermare che nelle limitazioni del Governo e del CTS si può annoverare anche l’incapacità di copiare dagli Stati in cui il virus è stato messo alle strette dagli interventi ragionati nei minimi particolari, al fine di raggiungere il massimo dell’efficacia contro la diffusione e riproduzione del virus.  

Prendiamo ovviamente con riferimento la Cina, luogo in cui il COVID19 è nato e si è diffuso rapidamente riuscendo a varcare i confini dello Stato cinese per poi infettare tutto il globo.

  Sin da subito i cinesi hanno messo in moto la macchina della sicurezza nazionale, riuscendo per primi a portare la normalità, facendo del virus solo un brutto ricordo; senza mai ovviamente allentare la vigilanza.

  Non sto qui a elencare o spiegare i sistemi e le metodologie impiegate dai cinesi per raggiungere il massimo del livello di sicurezza perché non avrebbe senso, però è necessario ricordarlo, in modo tale da stimolare quei pochi neuroni che mantengono in vita i membri del Governo e del Comitato Tecnico Scientifico, con la speranza che magari possano riuscire a copiare da chi è riuscito benissimo nell’impresa, impiegando sì, molte risorse umane ma senza tante difficoltà.

  Vista la posizione e la conformazione geografica dell’Italia, si sarebbero potute adottare con facilità tutte le misure veramente utili e necessarie per uscire dal tunnel, Invece di navigare a vista a colpi di DPCM e di provvedimenti demenziali. Adesso che dopo quasi due anni di pandemia siamo ancora allo stato embrionale, il Governo e i suoi adepti usano i no vax come alibi per giustificare il fallimento! La cosa che fa più orrore sono le dichiarazioni di alcuni personaggi della politica e non, che infieriscono contro i no vax come se fossero degli appestati da mandare sul rogo.

  Un esempio di atteggiamento razzista e istigativo alla violenza è quello di Brunetta. Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, al Forum dell’Agricoltura di Coldiretti, ha dichiarato: “Un Green pass rafforzato deve colpire soprattutto i non vaccinati, gli irriducibili che devono essere reclusi ed esclusi dalla vita collettiva e dall’economia”. Il ministro ha aggiunto: “M’impegno ha sostenere questo in Cdm”.

Senza ombra di dubbio, le dichiarazioni di Brunetta sono da condannare fermamente e per tali dichiarazioni andrebbe denunciato all’Autorità Giudiziaria e immediatamente esautorato dall’Incarico di Ministro. Le sue dichiarazioni sanno tanto di atteggiamento discriminatorio nazista, non degne di un Ministro della Repubblica italiana.

   Di tutt’altro avviso il leader della Lega Matteo Salvini, che nella registrazione della puntata di “Porta a porta” del 18 novembre ha affermato che “bisogna evitare le chiusure per tutti. Dobbiamo unire, pacificare, non dividere, isolare, discriminare”.

  Per Salvini “il tampone è il mezzo più sicuro, perciò è più sicuro un non vaccinato che ha il tampone negativo, che un iper vaccinato senza tampone”. Dichiarazioni sensate e condivisibili.

   Se fino a poco tempo fa non si era compreso, adesso è palese che il Governo stia cercando a tutti i costi di addebitare ai no vax il suo fallimento.   

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