Con le altre restrizioni imposte dal Governo per fine anno, sarà
la fine di migliaia di aziende.
ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato il "dl festività",
ovvero il decreto legge del governo per reagire all'impennata di contagi in
vista delle feste di Natale e Capodanno e arginare i nuovi casi che galoppano
per colpa della variante Omicron che è arrivata a
toccare, secondo il dato che l'Istituto superiore di sanità ha illustrato
durante l'incontro, il 28,2 per cento dei casi.
Una conferenza stampa del ministro
della Salute Roberto Speranza, del coordinatore del Cts Franco
Locatelli e del portavoce del Cts Silvio Brusaferro ha
illustrato i contenuti del testo. Slitta per ora l'estensione ad altre
categorie di lavoratori dell'obbligo vaccinale. "Una misura che è sempre
stata sullo sfondo. Non è mai stata esclusa", aveva ribadito ieri in
conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Altro
tradimento del Governo nei confronti degli italiani. Tutti speravano nella
possibilità di una pur timida ripresa economica nel periodo delle festività
natalizie, soprattutto le attività ricettive, della ristorazione e dello
spettacolo; ma purtroppo non sarà così!
Obbligo mascherine ffp2 al
cinema e a teatro, allo stadio... In questi luoghi vietato mangiare o bere. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge, fino
alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per gli
spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale
teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali d’intrattenimento e
musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le
competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto, è fatto obbligo
di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2.
Nei suddetti luoghi, diversi dai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi
esercizio, e per il medesimo periodo di tempo di cui al primo periodo, è
vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso.
Una vera follia!! Quella stabilità dal Governo: Non si può mangiare e bere,
perché per farlo bisogna abbassare la mascherina. Nulla di più demenziale è mai
stato imposto da nessun’altro Stato.
In tutti questi luoghi, se al chiuso, è vietato consumare cibo e bevande.
Proibiti quindi coca e pop corn durante i film. Le Ffp2 dovranno essere
indossate anche a bordo dei mezzi di trasporto: dagli aerei ai treni, dai
traghetti agli aliscafi, ma pure su bus, tram, pullman e metropolitane.
Sulle feste arriva la stretta di Capodanno. Richiudono le discoteche,
le sale da ballo e gli altri locali assimilati dove si svolgono eventi, concerti,
feste aperte al pubblico. La decisione, ha spiegato il ministro della Salute
Roberto Speranza, è stata presa all’unanimità e varrà fino al 31 gennaio. Le
discoteche hanno avuto insomma vita breve: erano state riaperte l’11 ottobre. A
febbraio, quando le casse torneranno a battere, e fino al 31 marzo, per ballare
ci vorrà la terza dose oppure la seconda dose più un tampone antigenico o
molecolare fatto al massimo 48 ore prima della serata. La stessa regola è
prevista, dopo il 31 gennaio, per entrare in un locale dove è stata organizzata
una festa o un evento (ad esempio un ristorante che dopo cena ha previsto un dj
set): “Mega Green Pass” da booster o seconda dose più test negativo.
Oltre alle discoteche si spengono, da
subito, anche le luci dei concerti, degli eventi, delle feste di piazza che
inevitabilmente avrebbero implicato assembramenti e presenza di folla. Stop
quindi al Capodanno in strada, ai fuochi d’artificio popolari e alle iniziative
di massa all’aperto. Molte delle quali già annullate a livello locale, prima
del decreto, dai sindaci. La norma sarà in vigore fino al 31 gennaio 2022.
Al contrario dello scorso anno, invece, non sono stati previsti da decreto
limiti al numero di ospiti da ricevere in casa al cenone della Vigilia, al
pranzo di Natale, alla tombolata di Santo Stefano o al Veglione di Capodanno.
Restano dunque solo i consigli di virologi, epidemiologi, igienisti che
invitano a tavolate contenute, con invitati vaccinati, possibilmente già
conviventi o scelti nella cerchia dei contatti stretti, rispettando le norme
igieniche di base: finestre socchiuse, abbracci limitati, piatti e bicchieri
personali.
Nei bar e nei ristoranti, nelle
enoteche, nei pub e nei locali, sarà necessario esibire il Super Green Pass,
ovvero quello che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione dal
Covid-19, anche per consumare al banco, se questo è al chiuso.
La regola era già in vigore dal 6 dicembre per pranzare, cenare o fare
colazione seduti tra i tavolini al chiuso, mentre al bancone e all’aperto era
possibile consumare cibi e bevande anche con il solo tampone antigenico o
molecolare negativo effettuato massimo 48 o 72 ore prima del pasto. Con il
nuovo decreto la regola cambia, in senso restrittivo: fino alla fine dello
stato di emergenza (31 marzo 2022) i No Vax non potranno più sorseggiare un
caffè al bancone, mangiare un tramezzino con una spremuta in piedi al chiuso o
sedersi sugli sgabelli per birra e patatine davanti allo spillatore.
Il test negativo non basta più. Il decreto allunga pure la lista dei
luoghi in cui sarà richiesto il Green Pass rafforzato rilasciato a chi è
vaccinato o guarito dal Covid. Per entrare in musei e luoghi di cultura,
palestre e piscine, svolgere allenamenti di sport di squadra, nei centri benessere
al chiuso e nei centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza
e attività riabilitative o terapeutiche), nei centri culturali, sociali e
ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), nei parchi tematici e
di divertimento, in sale gioco, sale bingo e casinò non sarà più sufficiente il
solo tampone. Lo stesso vale per i corsi di formazione privati, se svolti in
presenza. Il decreto prevede un rafforzamento delle misure anti-contagio anche
per far visita ai propri cari nelle strutture residenziali,
socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice: potranno entrare solo le
persone con Super Green Pass e tampone negativo oppure vaccinati già con la
terza dose.
Ormai, le speranze di poter recuperare a fine anno qualcosa di
quanto si è perduto durante il Lockdown sono totalmente svanite. Draghi e la sua
combriccola di Ministri e Consulenti hanno preso delle decisioni assurde e irragionevoli,
direi quasi demenziali che, ridurranno alla povertà altri dieci milioni di
italiani e chissà quanti suicidi avranno anche sulla coscienza, se mai una
coscienza ce l’hanno!!