mercoledì 29 dicembre 2021

LA SPERANZA DI TUTTI GLI ITALIANI E’ CHE IL 2022 CI PORTI UN MINISTRO PER LA SALUTE NUOVO



SPERIAMO CHE IL 2021 SI PORTI VIA CON SE SPERANZA E L’ANNO NUOVO CI PORTI UN’ALTRO MINISTRO PER LA SALUTE CON UN Q.I. NELLA MEDIA

  Incompetente e inadeguato!! Soltanto cosi si può definire il ministro della salute Roberto Speranza. Andrebbe sfiduciato immediatamente. La manifesta incompetenza e l'inadeguatezza di Speranza nel ricoprire l'importante e delicato incarico di Ministro della Salute, soprattutto in questo momento storico, hanno determinato una gestione fallimentare e disastrosa della pandemia, colpendo irreversibilmente la maggior parte delle imprese che, stremate a causa delle chiusure insensate e continue, non credo che si possano più riprendere.

  La speranza ormai è stata la prima a morire. Mentre il presidente Draghi non ha ancora compreso che razza di persona ha messo al Ministero più importante del suo Governo. Ha voluto lui il ministro Speranza perché diceva di avere grande stima. Secondo Draghi, da oltre un anno Roberto Speranza è costantemente impegnato per tutelare un bene fondamentale, cioè la salute dell'intera comunità nazionale e le polemiche contro Speranza sono del tutto strumentali e inaccettabili, non rendendosi conto di che razza d’incompetente ha dentro il suo Governo.

  Tutti vogliono la testa di Speranza, ma nessuno fa il primo passo. Da mesi ormai il ministro della Salute è al centro delle polemiche dei partiti del centrodestra, attaccato costantemente da Meloni e Salvini per la mala gestione dell'emergenza Covid. Mentre nei fatti è proprio la Lega a prendere tempo rispetto alla volontà della Meloni, di sbarazzarsi di Speranza al più presto per il bene degli italiani.

  Vista la disastrosa situazione che si sta verificando in questi ultimi giorni, nei quali, grazie a un madornale errore di valutazione a seguito dei dati forvianti dalla variante OMICRON e dalle opinioni strampalate dei soliti medici attorini, sempre più di fronte alle telecamere piuttosto che di fronte ai pazienti ricoverati (sempre che sia vera la percentuale di ricoveri per COVID), Speranza sembra proprio essere il primo responsabile del disastro. Senza tralasciare il fatto che parecchie farmacie, impunemente usano test rapidi di scarsa qualità che danno risultati completamente errati, terrorizzando le persone, le quali, di conseguenza si riversano nei pronto soccorso nonostante non accusino nessun sintomo.

  Speranza della maggior parte degli italiani è che il 2021 si porti via il vecchio Incompetente e inadeguato Ministro della Salute e che il nuovo anno ci regali un nuovo Ministro all’altezza della situazione .           

venerdì 24 dicembre 2021

Altro tradimento del Governo Draghi: Colpo di grazia di fine anno alle attività commerciali.


Con le altre restrizioni imposte dal Governo per fine anno, sarà la fine di migliaia di aziende.   


  ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato il "dl festività", ovvero il decreto legge del governo per reagire all'impennata di contagi in vista delle feste di Natale e Capodanno e arginare i nuovi casi che galoppano per colpa della variante Omicron che è arrivata a toccare, secondo il dato che l'Istituto superiore di sanità ha illustrato durante l'incontro, il 28,2 per cento dei casi.

  Una conferenza stampa del ministro della Salute Roberto Speranza, del coordinatore del Cts Franco Locatelli e del portavoce del Cts Silvio Brusaferro ha illustrato i contenuti del testo. Slitta per ora l'estensione ad altre categorie di lavoratori dell'obbligo vaccinale. "Una misura che è sempre stata sullo sfondo. Non è mai stata esclusa", aveva ribadito ieri in conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi.

  Altro tradimento del Governo nei confronti degli italiani. Tutti speravano nella possibilità di una pur timida ripresa economica nel periodo delle festività natalizie, soprattutto le attività ricettive, della ristorazione e dello spettacolo; ma purtroppo non sarà così!    

 Obbligo mascherine ffp2 al cinema e a teatro, allo stadio... In questi luoghi vietato mangiare o bere. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali d’intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2. Nei suddetti luoghi, diversi dai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, e per il medesimo periodo di tempo di cui al primo periodo, è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso. 

  Una vera follia!! Quella stabilità dal Governo: Non si può mangiare e bere, perché per farlo bisogna abbassare la mascherina. Nulla di più demenziale è mai stato imposto da nessun’altro Stato.       

In tutti questi luoghi, se al chiuso, è vietato consumare cibo e bevande. Proibiti quindi coca e pop corn durante i film. Le Ffp2 dovranno essere indossate anche a bordo dei mezzi di trasporto: dagli aerei ai treni, dai traghetti agli aliscafi, ma pure su bus, tram, pullman e metropolitane.

Sulle feste arriva la stretta di Capodanno. Richiudono le discoteche, le sale da ballo e gli altri locali assimilati dove si svolgono eventi, concerti, feste aperte al pubblico. La decisione, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, è stata presa all’unanimità e varrà fino al 31 gennaio. Le discoteche hanno avuto insomma vita breve: erano state riaperte l’11 ottobre. A febbraio, quando le casse torneranno a battere, e fino al 31 marzo, per ballare ci vorrà la terza dose oppure la seconda dose più un tampone antigenico o molecolare fatto al massimo 48 ore prima della serata. La stessa regola è prevista, dopo il 31 gennaio, per entrare in un locale dove è stata organizzata una festa o un evento (ad esempio un ristorante che dopo cena ha previsto un dj set): “Mega Green Pass” da booster o seconda dose più test negativo.

  Oltre alle discoteche si spengono, da subito, anche le luci dei concerti, degli eventi, delle feste di piazza che inevitabilmente avrebbero implicato assembramenti e presenza di folla. Stop quindi al Capodanno in strada, ai fuochi d’artificio popolari e alle iniziative di massa all’aperto. Molte delle quali già annullate a livello locale, prima del decreto, dai sindaci. La norma sarà in vigore fino al 31 gennaio 2022.
Al contrario dello scorso anno, invece, non sono stati previsti da decreto limiti al numero di ospiti da ricevere in casa al cenone della Vigilia, al pranzo di Natale, alla tombolata di Santo Stefano o al Veglione di Capodanno. Restano dunque solo i consigli di virologi, epidemiologi, igienisti che invitano a tavolate contenute, con invitati vaccinati, possibilmente già conviventi o scelti nella cerchia dei contatti stretti, rispettando le norme igieniche di base: finestre socchiuse, abbracci limitati, piatti e bicchieri personali.

  Nei bar e nei ristoranti, nelle enoteche, nei pub e nei locali, sarà necessario esibire il Super Green Pass, ovvero quello che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione dal Covid-19, anche per consumare al banco, se questo è al chiuso.
La regola era già in vigore dal 6 dicembre per pranzare, cenare o fare colazione seduti tra i tavolini al chiuso, mentre al bancone e all’aperto era possibile consumare cibi e bevande anche con il solo tampone antigenico o molecolare negativo effettuato massimo 48 o 72 ore prima del pasto. Con il nuovo decreto la regola cambia, in senso restrittivo: fino alla fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022) i No Vax non potranno più sorseggiare un caffè al bancone, mangiare un tramezzino con una spremuta in piedi al chiuso o sedersi sugli sgabelli per birra e patatine davanti allo spillatore.

Il test negativo non basta più. Il decreto allunga pure la lista dei luoghi in cui sarà richiesto il Green Pass rafforzato rilasciato a chi è vaccinato o guarito dal Covid. Per entrare in musei e luoghi di cultura, palestre e piscine, svolgere allenamenti di sport di squadra, nei centri benessere al chiuso e nei centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), nei centri culturali, sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), nei parchi tematici e di divertimento, in sale gioco, sale bingo e casinò non sarà più sufficiente il solo tampone. Lo stesso vale per i corsi di formazione privati, se svolti in presenza. Il decreto prevede un rafforzamento delle misure anti-contagio anche per far visita ai propri cari nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice: potranno entrare solo le persone con Super Green Pass e tampone negativo oppure vaccinati già con la terza dose.

Ormai, le speranze di poter recuperare a fine anno qualcosa di quanto si è perduto durante il Lockdown sono totalmente svanite. Draghi e la sua combriccola di Ministri e Consulenti hanno preso delle decisioni assurde e irragionevoli, direi quasi demenziali che, ridurranno alla povertà altri dieci milioni di italiani e chissà quanti suicidi avranno anche sulla coscienza, se mai una coscienza ce l’hanno!!      

venerdì 17 dicembre 2021

"A NATALE PUOI" - La Protezione Civile lancia una speciale raccolta di giocattoli.


Iniziativa benefica del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria

    Natale è da sempre la festa dei piccoli ma non per tutti è un momento spensierato: ci sono bimbi che si trovano in ospedale e lottano per la vita, altri che sono ospitati in centri anti-violenza insieme alle loro madri per sfuggire ad un padre aguzzino e molestatore, oppure chi è stato abbandonato e la sua casa è un orfanotrofio e ancora chi ha genitori senza lavoro e sanno già che non riceveranno alcun regalo.

Ai doni per questi bambini ci vuole pensare quest'anno la Protezione Civile Calabria grazie ad una straordinaria rete di associazioni e al buon cuore dei calabresi.

Sabato 18 dicembre, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19, in alcuni punti individuati su tutto il territorio regionale, sarà possibile donare un giocattolo grazie all'iniziativa “A Natale puoi”.

Cosa potrà essere conferito: giochi nuovi.

Dove: a Catanzaro all'Hub ente fiera “Magna Graecia”, a Crotone al palazzo comunale, a Reggio nell'area via Aschenez-Largo Castello, a Rende nel piazzale del centro commerciale Metropolis, a Vibo al Palavalentia.

Nei punti di Catanzaro, Cosenza e Vibo si potrà donare anche nella giornata di domenica 19 dicembre negli stessi orari.

Si ringrazia per la collaborazione le associazioni: Alchimie di Catanzaro, Fiat 500 Italia-coordinamento di Serrastretta, Prociv Arci Crotone, Gruppo Comunale Rende, Gruppo Comunale Montalto, Associazione Nazionale Carabinieri Rende, Associazione Augustus Vibo Valentia, Stella Maris di Bova e Gruppo volontari di Protezione Civile Città Metropolitana di Reggio. 

venerdì 3 dicembre 2021

Cresce il numero di morti improvvise in concomitanza con la somministrazione dei vaccini anti COVID



AL GOVERNO DRAGHI NON INTERESSA IL NUMERO DI  DECESSI CHE AVVENGONO POST VACCINO, INTERESSA DI PIU' IL NUMERO DEI NON VACCINATI CHE SONO ANCORA  VIVI  

  L’ultimo rapporto Aifa, pubblicato ad agosto, "Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19, 7 dal 27/12/2020 – 26/07/2021", che raccoglie tutta la gamma d’interventi italiani da quando vengono inoculati i vaccini fino a fine luglio, risultati e reazioni.

 L'Aifa segnala in 211 giorni di somministrazioni a fronte di 65.926.591 dosi complessive di vaccino inoculate (prima e seconda dose) “84.322 segnalazioni di evento avverso successivo alla vaccinazione”. “L'87,1% delle segnalazioni”, cioè di queste 84.322 segnalazioni, “è riferita a eventi non gravi, mentre “il 12,8% a eventi avversi gravi”, ospedalizzazioni, paralisi, pericolo di vita, morti, eccetera. Lo 0,6% di queste 84.322 sono decessi, scrive Aifa a pagina 11.

Facendo una semplice proporzione si ha il risultato: dopo la somministrazione dei vaccini anti Covid in Italia ci sono stati 506 morti circa in 211 giorni (505,9 per la precisione), una media di 2,4 deceduti al giorno. Purtroppo, ufficialmente non c’è alcuna prova che sia stato il vaccino a provocare deterministicamente la morte del paziente ma il dato è rilevante e da conoscere. Come scrive anche Aifa “il rapporto descrive le segnalazioni di reazioni che sono state osservate dopo la somministrazione del vaccino. Ciò non significa che queste reazioni siano state causate dal vaccino, ma neanche si può escludere a priori il contrario Potrebbero essere un sintomo di un'altra malattia o potrebbero essere associate a un altro prodotto assunto dalla persona che si è vaccinata e che non essendoci ancora studi approfonditi sulle reazioni a tutti i farmaci in commercio, non si può escludere che ci possano essere interazioni con altri farmaci e di conseguenza effetti anche gravi che possono portare anche al decesso.

Comunque, 2,4 deceduti al giorno dopo la somministrazione dei vaccini, anche se non vi fosse una correlazione deterministica, anche se il numero non fosse precisamente questo (vista la mancanza di specifiche tra inoculazioni e reazioni possibili) sembra comunque un dato rilevante che chi si vaccina dovrebbe almeno conoscere. Tanto più oggi che il premier Mario Draghi ripete a canali unificati che “l'appello a non vaccinarsi è un appello a morire”.

Una cosa è certa, i 2,4 decessi al giorno avvengono dopo l'inoculazione di tutti i sieri in commercio in Italia, Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson, anche se i numeri di eventi avversi sono differenti da siero a siero.

 Il diritto di avere informazioni certe sul vaccino non può essere negato a nessuno.  Il Prof. Massimo Cacciari, ha sempre sostenuto di avere molti dubbi sulla sicurezza del liquido vaccinale e la non risposta di Aifa, (sostiene Cacciari) in questo caso, è già di per sé una risposta che ci fa tremare i polsi.

Se dopo quasi 2 anni di pandemia e una tensione sociale diffusa sulla lotta al Covid e sulla vaccinazione di massa siamo a questo, vuol dire che forse non è sbagliato pensare che il vaccino sia diventato un dogma da accettare senza riserve e senza pregiudizi. Sugli atti di fede non ha senso pretendere risposte. Senza accorgercene siamo forse tornati al motto del fascismo “credere, obbedire, combattere”, nel disprezzo assoluto per la democrazia.

La fregatura che ci vogliono propinare è quella della regola “rischio-beneficio”, 506 morti, considerando una correlazione morte-vaccino reale (nel rapporto dicono che il 43% delle reazioni sono gravi ma bisogna fidarsi dell'algoritmo dell'OMS) corrispondono a meno di 8 per milione. Sono tanti? Sono pochi? Sicuramente parlare di 8 casi per milione, il numero impressiona meno dei 506 morti, dato ottenuto senza riferimenti al numero di dosi inoculate. Probabilmente i medici stanno prestando piu' attenzione allo stato di salute di chi deve essere vaccinato e comunque a chi ha avuto una reazione grave alla prima dose, non deve essere somministrata la seconda o la terza. Per quanto riguarda invece il via alla vaccinazione dei bambini, credo che sia soltanto da definire follia pura!!  Tutti i vaccini possono avere effetti collaterali anche gravi, inclusa la morte, ma chi deve valutare il rapporto rischio/beneficio deve avere i numeri veri sulle reazioni avverse gravi e sui morti per vaccino a medio lungo termine, e non mi pare che questo sia avvenuto, anche perché il COVID19 circola relativamente da poco tempo e il liquido vaccinale non è stato testato e sperimentato sufficientemente.   

Se invece facciamo un accenno alla Legge, scopriamo cosa recita in merito alla vaccinazione anti Covid: “ il comma 9 è sostituito dal seguente: «9. Le disposizioni dei commi da 1 a 8 continuano ad applicarsi ove compatibili con i regolamenti (UE) 2021/953 e 2021/954 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021.»; -----(Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 211 del 15 giugno 2021 ) dice che: È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate.”

 Pertanto ...». LEGGIAMO BENE : o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. 

"NO PONTE": UN'ONDA UMANA IMMENSA, PROTESTA CONTRO LA REALIZAZIONE DI UN'OPERA INUTILE E DANNOSA

Soldi pubblici buttati a mare.      A Messina ha sfilato il fronte del "NO al Ponte" sullo Stretto, con un corteo di migliaia di ...