Piazza De Nava
La nota di Fondazione Mediterranea sulla decisione di assegnare il Premio Anassilaos 2022 alla Soprintendenza di Reggio Calabria. Scelta definita “un’offesa alla città” per gli interventi “lesivi” su “pavimentazione del Corso Garibaldi, resti archeologici in piazza Garibaldi, Lido Comunale, progetto demolitivo su piazza De Nava” “Come lo potremmo definire il Premio
Anassilaos alla Soprintendenza? Nella migliore delle ipotesi una
sonora scivolata, dando per scontata la buona fede degli organizzatori, che
vogliamo ancora credere non adusi al “servo encomio”. Il riconoscimento è un’offesa
alla città: piuttosto che essere tutelata dalla Soprintendenza, Reggio è
stata oggetto di interventi a lei lesivi, sia dal punto di vista prettamente
urbanistico che da quello più generale culturale. Di ciò si hanno eclatanti esempi
che, pur non entrando per brevità nel loro merito, è utile ricordare: pavimentazione del
Corso Garibaldi, resti archeologici in piazza Garibaldi, Lido
Comunale, progetto demolitivo su piazza De Nava“. Comincia così la nota
di Fondazione Mediterranea sulla decisione di assegnare il
Premio Anassilaos 2022 alla Soprintendenza di Reggio Calabria. Scelta
definita “un’offesa alla città” per gli interventi “lesivi” su “pavimentazione
del Corso Garibaldi, resti archeologici in piazza Garibaldi, Lido Comunale,
progetto demolitivo su piazza De Nava”. “Sono casi di devastazione
del centro urbano – si legge ancora – che tutti hanno sotto
gli occhi e che non necessitano di ulteriori descrizioni. Reggio è afflitta da
troppi premi, il più delle volte autosollecitati, con una sostanziale perdita
di credibilità del premiante. Il Premio Anassilaos si pone in questo svilente
trend con l’aggravante che la motivazione del premio assegnato alla
Soprintendenza è palesemente una forzatura”.
Ma non solo. “Oltre agli esempi
appena citati, di pubblico dominio – prosegue ancora il comunicato –
dobbiamo evidenziare due perle di saggezza urbanistica dei nostri. In
conferenza dei servizi, nel corso dell’audizione della progettista della
demolizione di piazza De Nava, arch. Giuseppina Vitetta, si è verbalizzato il
concetto che di un manufatto storico, per conservarne la memoria, basta non
mandare in discarica i resti della sua demolizione ma utilizzarli per una nuova
costruzione. Tale concetto è stato fatto proprio dalla Commissione Regionale
Cultura, presieduta dal segretario regionale del Mic. dott. Salvatore Patamia,
e di cui era componente l’attuale soprintendente reggino, arch. Fabrizio
Sudano. Quest’ultimo, forse resosi conto dell’enormità di quanto avallato, con
una comunicazione formale diffusa anche sulla stampa, in un momento successivo
ha cambiato idea, condividendo l’assunto presente nel progetto esecutivo su
Piazza De Nava: il materiale lapideo di pregio, residuante della demolizione
della piazza, non verrà usato per la sua pavimentazione bensì come “paracarri”
ovvero dissuasore di parcheggio nelle strade adiacenti. Anche a queste perle di
saggezza urbanistica viene assegnato il Premio Anassilaos”.
“Sulla base di queste documentate considerazioni, ritenendo che il Premio Anassilaos non dovesse essere attribuito alla Soprintendenza, ne chiediamo formalmente il suo ritiro – conclude la nota – coerentemente peraltro con la posizione critica assunta in precedenza dall’Anassilaos sul progetto demolitivo della Soprintendenza su Piazza De Nava. Per coerenza, infatti, pur non entrando nel merito della risibile motivazione, non si sarebbe dovuto assegnare un premio a una struttura il cui operato si è in precedenza stigmatizzato”.
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