lunedì 22 agosto 2022

Italexit di Paragone in corsa in Calabria: i nomi dei candidati in tutti i collegi di Camera e Senato





Il partito fondato dal senatore Gianluigi Paragone sarà alla linea di partenza anche in Calabria: in campo anche il Coordinatore regionale Massimo Cristiano

  CATANZARO: Anche Italexit di Gianluigi Paragone ha depositato alla Corte d’appello di Catanzaro le liste per i collegi uninominali e plurinominali di Camera e Senato. Il partito fondato da Gianluigi Paragone sarà presente anche in Calabria con le liste al completo, grazie alla marea di persone (oltre tremila) che hanno sottoscritto le candidature.

   Tra i candidati spicca il nome del coordinatore regionale di Italexit Massimo Cristiano, capolista nel collegio plurinominale della Camera e altrettanti candidati di spessore, noti soprattutto nell’ambito della società civile per il contributo che ognuno di loro ha sempre dato, incondizionatamente con grande spirito missionario.

   Massimo Cristiano da qualche anno a questa parte si è distinto per la grande capacità di coinvolgere centinaia di simpatizzanti ITALEXIT in tutta la Calabria, riuscendo a far aprire Sedi in tutto il territorio calabrese.

  Italexit, partito dichiaratamente antisistema e ovviamente antieuropeista si schiera con propri candidati in tutti i collegi uninominali e plurinominali di Camera e Senato della Regione.

  Nonostante i media parlino per ovvi motivi ancora poco di Gialuigi Paragone e di ITALEXIT, riportando alcuni, timidamente, un risultato elettorale appena sufficiente per  raggiunge e superare lo sbarramento, di fatto, stando alle palesi dichiarazioni di apprezzamento e stima degli italiani, si ipotizza da parte di ITALEXIT un ottimo risultato a due cifre.          

I candidati di Italexit nei collegi plurinominali

Collegio plurinominale Camera

Massimo CRISTIANO

Angela BARRESI

Giuseppe Antonio GERMANO’

Maria PANGALLO

(Supplenti: Davide CRISTIANO, Carolina DE LEO, Giuseppe GIGLIOTTI, Anna D’AGNI)

Collegio plurinominale Senato

Raffaele VENA

Antonietta Ivana STRANIERI

Francesco FABBIANO

Maja SCHIAVONE

(Supplenti: Ernesto LAMANNA, Katarzyina Edyta BELBOT, Giacomo PRIOLO, Giusy Emanuela ROTIROTI)

I candidati di Italexit nei collegi uninominali della Camera

Collegio 01 (Corigliano Rossano-Crotone) Carolina DE LEO

Collegio 02 (Cosenza città-Tirreno) Anna D’AGNI

Collegio 03 (Catanzaro e provincia) Giuseppe GIGLIOTTI

Collegio 04 (Vibo Valentia-Piana Gioia Tauro) Domenico Antonio GRECO

Collegio 05 (Reggio-provincia e Locride) Pietro Vincenzo MARCIANO’

I candidati di Italexit nei collegi uninominali del Senato

Collegio 01 (Cosenza-Crotone) Katarzyna Edyta BELBOT

Collegio 02 (Catanzaro-Vibo Valentia-Reggio) Ernesto LAMANNA


domenica 14 agosto 2022

Con ITALEXIT al Governo la politica sarà bella e gentile


Una nuova politica limpida e trasparente s’intravede all’orizzonte.   

   La politica non fa schifo, la politica fa parte della nostra vita quotidiana, e come sosteneva Pericle: “la politica è l'arte di vivere assieme”. Ad ogni parola che indica un argomento, ci troviamo sempre il prefisso “politica”. Per fare un’esempio: politica sociale; politica del lavoro; politica economica; politica sanitaria; politiche agricole e forestali; politica dell’istruzione e della formazione, ecc. ecc. Potrei continuare elencando decine di altre parole che contengono il prefisso politica.

  Moltissimi italiani, percentuale variabile da regione a regione si astengono dal votare perché sostengo che la politica (oggi più che mai) faccia schifo!

  Se da un lato posso comprendere lo stato d’animo di tutti quelli che si sono sentiti traditi dalla politica, dall’altro posso sostenere che a fare schifo sono soltanto le persone le quali si servono della politica per raggiungere i propri obiettivi personali o per mettere in atto le loro strampalate convinzioni.

  La politica non fa schifo! Fanno schifo coloro i quali ci hanno ingabbiati dentro una Europa unita, portando a termine un progetto totalmente irrazionale, di sette politici che credevano in un proprio sogno comune, rivelatosi oggi per tutti gli italiani un incubo. Due italiani (Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi), due francesi (Jean Monnet e Robert Schuman), un tedesco (Konrad Adenauer), un lussemburghese (Joseph Beck) e un belga (Paul Henri Spaak) che per alcuni sono passati alla storia come i padri fondatori dell’Europa unita, sono stati invece i promotori di una pessima iniziativa che ha semiparalizzato l’Italia e gli italiani.

  Fanno schifo coloro i quali approfittando della loro posizione politica, hanno imposto per alcune categorie di lavoratori l'obbligo vaccinale e il green pass, violentando fisicamente e psicologicamente gli adulti e traumatizzando i bambini che non capivano perchè dovevano stare segregati in casa, senza poter avere più nessun contatto con i propri amici e addirittura con i propri nonni.  

  Fanno schifo coloro i quali hanno limitato il diritto alla salute e la libertà personale, violentando anche la Costituzione (Art.32) “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. (Art. 13). La libertà personale è inviolabile.

  Fanno schifo coloro i quali hanno ridotto alla fame milioni di persone: liberi Professionisti; Imprenditori; Artigiani; Partite IVA; Artisti e Attori, Maestri dello sport e del ballo; Impiegati e Lavoratori che con coraggio e grande sacrificio si sono rifiutati di farsi inoculare il liquido spacciato per salvavita.    

  Fanno schifo coloro i quali hanno costretto col ricatto le persone a farsi inoculare contro la propria volontà quella sostanza che impropriamente viene chiamata vaccino.

  Fanno schifo tutti coloro i quali sono i presunti responsabili della morte di migliaia di persone e di altrettanti invalidi.

  Fanno schifo tutti coloro i quali invece di essere garanti della Costituzione, della Libertà e della Democrazia, si sono comportati da tiranni nei confronti del Popolo italiano.

  L’Italia dovrà riappropriarsi della sua Sovranità politica e Monetaria  Dovrà tornare ad essere una Nazione libera e indipendente; spezzando la vergognosa catena che ci lega alla comunità europea che, come una garrota ci soffoca lentamente senza pietà, facendoci vedere sempre più offuscato il nostro futuro.

  Il 25 settembre liberiamoci dallo schifo che alberga nel Parlamento italiano e iniziamo a limare questa maledetta catena che ci tiene legati al male, sperando di poterla spezzare il prima possibile.                 

lunedì 1 agosto 2022

QUANDO UN GOVERNO SOSPENDE LA DEMOCRAZIA, LE PIAZZE S’INFIAMMANO

 

      


Ogni Partito dovrà raccogliere circa 60 mila firme entro fine agosto, a mano e alla presenza di un pubblico ufficiale. Un'impresa quasi impossibile e discriminatoria.

 

Quali partiti devono raccogliere le firme?

Anche i Partiti con dei rappresentanti in parlamento, saranno obbligati a raccogliere firme. Si tratta di tutti qui partiti che non rientrano nella sciagurata decisione del Governo Draghi: Insieme per il futuroAlternativa c’è, Italexit di Gianluigi Paragone, Potere al Popolo, il Partito Comunista, Verdi Europei e Ancora Italia.

A meno di sessanta giorni dalle  elezioni, i partiti più piccoli avranno enormi difficoltà a raccogliere le circa 60 mila firme necessarie per candidarsi al Parlamento. Sarà una missione quasi impossibile, visto che le candidature  vanno depositate entro fine agosto, dopo essere state raccolte a mano e autenticate al momento della firma da un pubblico ufficiale presente sul posto. Tutto organizzato ad arte dalla maggioranza di Governo per ostacolare la Democrazia. Una vera rappresaglia contro il diritto dei Cittadini a farsi rappresentare da chi vogliono.

Cosa bisogna fare per raccogliere le firme per presentare le liste elettorali?

Le procedure di raccolta firme sono amministrate da una legge vecchia di 50 annicontraria al diritto dei cittadini di partecipare liberamente alla vita pubblica… evviva l’Amministrazione Digitale!!

In Italia la raccolta firme rappresenta l’ostacolo maggiore per poter partecipare alle competizioni elettorali sia politiche sia amministrative.  Nel caso delle prossime politiche, per le quali tutto si seve svolgere nel mesi di agosto. Il 25 settembre si va alle urne e questo significa che tutti i documenti relativi alle candidature vanno depositate entro il 22 agosto alle cancellerie delle Corti d’appello.

Nonostante che con le elezioni in anticipo di oltre quattro mesi rispetto al normale termine della legislatura, il numero delle firme richieste è stato dimezzato per ogni collegio plurinominale a 750 invece di 1500. Il fatto che  devono essere raccolte nel mese di agosto complica ugualmente le cose.

In totale, per presentarsi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, in tutta Italia, partiti e coalizioni dovrebbero raccogliere almeno 36.750 firme per la Camera e 19.500 per il Senato.

Cosa molto importante da tenere in conto e altrettanto penalizzante è che le firme devono essere di elettori o elettrici iscritti nelle liste elettorali dei comuni che fanno parte del collegio plurinominale in questione. In sostanza, non si può firmare per una lista fuori dalla propria residenza.

Il Governo Draghi va a casa senza però aver prima saccheggiato i cittadini del diritto alla scelta Democratica di farsi rappresentare da chi gli pare.

La goccia che fa traboccare il vaso.

Nel caso in cui i partiti (non pochi) obbligati a dover rispettare le rigide norme imposte in cosi breve tempo, non riuscissero ad adempiere e quindi rimarrebbero fuori dal Parlamento per altri 5 anni, sicuramente utilizzeranno la piazza per rivendicare tutto ciò che gli è stato tolto e soprattutto faranno la guerra al nuovo Governo nel caso in cui non sarà in grado di risolvere tutti i problemi, (molti dei quali targati MARIO DRAGHI), che attualmente stanno affossando Italia e italiani.

S’infiammeranno le piazze… e non solo!!

"NO PONTE": UN'ONDA UMANA IMMENSA, PROTESTA CONTRO LA REALIZAZIONE DI UN'OPERA INUTILE E DANNOSA

Soldi pubblici buttati a mare.      A Messina ha sfilato il fronte del "NO al Ponte" sullo Stretto, con un corteo di migliaia di ...