CASSONETTI STRADALI CON APERTURA AUTOMATICA TRAMITE CARD
Critica nota del
Coordinatore del MAP Pietro Marcianò a proposito della raccolta differenziata
“porta a porta”
Dopo la pista ciclabile, praticamente inutilizzata;
lo scempio del Corso Garibaldi, diventato l’emblema del cattivo gusto e del
lavoro arronzato; la ristrutturazione dei Fortini di Pentimele, fine a se
stessa, cioè, tanto per spartirsi la torta. Il colpo di grazia arriva col nuovo
sistema di raccolta differenziata, il “portone
a portone” che fondamentalmente sarebbe meglio chiamarlo: “along the sidewalks”, cioè, lungo i
marciapiedi. Che niente ha a che vedere con la professione del meretricio;
attività che nella nostra Città inizia a registrare ottimi risultati,
contrariamente a tutte le altre che a stento guadagnano solo per pagare i
contributi INPS e le tasse.
La differenziata è un obbligo di Legge.
Il c.d.
nuovo metodo, fallito in quasi tutti i Comuni del globo, a Reggio fallirà ancor
prima di cominciare, in quanto, studiato senza valutazione delle problematiche
cui si andrà incontro.
Se lo
spirito dello storico Decreto Ronchi fu quello di una raccolta differenziata
per evitare l’inquinamento ambientale. Oggi, la direttiva
2008/98/Ce dispone che di fatto, i
Comuni debbano effettuare la raccolta differenziata almeno per i seguenti
rifiuti: carta, metalli, plastica e vetro, al fine di riciclare i materiali e
ridurre il conferimento in discarica. Insomma, una più virtuosa
differenziata serve ad abbassarne i costi dello smaltimento. Con il conseguente risparmio in bolletta per i Cittadini.
Il porta a porta lungo i marciapiedi.
Differenziare
è bello!! Se non fosse che, tra i vari
metodi che si potevano adottare, la nostra
amministrazione ha scelto, forse, quello più contorto e che mal si
addice alla nostra città.
Si poteva
optare per altre soluzioni. Una poteva essere quella dei cassonetti sigillati,
che potevano essere aperti solo dai residenti con un sistema di card o chiave.
Purtroppo,
all’avvio massivo della raccolta, tutti i nodi verranno al pettine, ci si
renderà presto conto che l’esposizione sui marciapiedi sarà uno schiaffo al
decoro della città e causa di un ulteriore proliferare d’insetti e ratti.
Immagino lo
spettacolo che si presenterà a quei quattro turisti quando, passeggiando per le
vie della Città o per il Corso, vedranno al posto di opere d’arte i mastelli in
bella mostra, o dove passeranno i disabili che transiteranno con la carrozzina
nelle vie dove i marciapiedi superano di poco il metro di larghezza, magari con
il palo dell’insegna pubblicitaria in mezzo.
Per non
pensare al problema che sarà rappresentato dai tempi biblici che gli operatori
impiegheranno a conferire il rifiuto contenuto nei mastelli, uno per uno nell’automezzo adibito alla raccolta,
soprattutto nelle vie a doppio senso, bloccando la circolazione.
Ma quanto si
risparmierà con questo tipo di raccolta? Nel tempo se tutto va bene il
Comune potrà ridurre le tariffe?
Chi vive in
una piccola unità immobiliare o in un immobile senza verande dove custodirà
questi mastelli? Nel corridoi o dentro il bagno?
Il pattume è una risorsa.
Un plauso
all’amministrazione Falcomatà per aver
per l’ennesima volta preso una iniziativa, senza pensare ai problemi e ai danni
economici che certe decisioni comportano
ai Cittadini e alle attività commerciali, ma, soprattutto alle classi più
deboli, agli anziani e ai diversamente abili.
Il Coordinamento del MAP esprime forti
critiche per la nuova raccolta differenziata porta a porta, messa in atto in
maniera scellerata e irrazionale. Il progetto in programma del MAP, messo a punto dal Coordinatore
Nazionale Pietro Marcianò, va in
tutt’altra direzione, cioè, al vantaggio che si potrebbe ottenere riciclando,
adoperando sistemi e tecnologie allo stesso tempo semplici e innovative. I
rifiuti, se ben utilizzati, sono una risorsa inestimabile che possono dare
beneficio al Comune, all’ambiente e posti di lavoro. Ma soprattutto ai
cittadini, facendogli pagare una TARI più leggera.
E invece nulla di tutto ciò. Oltre al disagio di
dover conservare i rifiuti in casa, oltre al vedere la nostra Città invasa da
maleodoranti mastelli, e dal proliferare d’insetti e ratti, abbiamo scoperto
che il servizio porta a porta ci costa molto
di più del conferimento nei cassonetti. Allora, se non c’è vantaggio
economico, tanto meno, maggior decoro per la Città; il Coordinamento del MAP si domanda: Ma quest’Amministrazione
Falcomatà vuole bene alla Città e ai suoi abitanti? Oppure pensa che basti dare
una mano di vernice bianca su uno scenario totalmente nero per nascondere la
realtà? Noi del MAP siamo sicuri che non basta una mano di vernice bianca per
lavarsi la coscienza e tentare di far apparire tutto perfetto!! Tanto, il nero
ci mette poco a venire fuori e sarà il tempo a darci ragione.
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