Pietro Marcianò, Coordinatore Nazionale MAP
Secondo il parere del
Direttivo del “Movimento Autonomo Popolare” e degli Associati, opporsi allo
sviluppo economico del porto di Reggio Calabria non è un comportamento
razionale.
Il porto di
Reggio Calabria è stato uno dei maggiori porti della Calabria e
tra i primi nella classifica italiana fino al 2006 per le attività di trasporto
passeggeri e merci verso la Sicilia, Malta, Norvegia e Brasile; con oltre 10
milioni di passeggeri trasportati all'anno.
Sin dal 1929 il
porto di Reggio Calabria è stato il cuore dello sviluppo economico della Città,
sia per le attività portuali direttamente svolte in situ, sia per l’indotto
collegato all’import/export delle merci.
L’attuale Governo Nazionale sta procedendo al
completamento del programma iniziato dal precedente Governo di centro-sinistra,
tendente allo sviluppo dell’economia portuale di tutti i principali porti
italiani, compreso Gioia Tauro, per il quale sono già state appaltate le opere
necessarie al miglioramento dei servizi portuali. Mentre per Reggio Calabria la
riforma in corso apporterà importanti novità. Oltre alla decisione di
utilizzare il porto di Reggio per il transito dei TIR., si prevedono interventi
anche per il settore turistico da diporto e per
il miglioramento dei servizi di trasporto veloce tra le due sponde per i passeggeri in vacanza e pendolari.
Ci sembra paradossale – dichiara il
Coordinatore del MAP Pietro Marcianò
- mettersi di traverso a un’iniziativa
che non può che portare beneficio all’economia della Città, facendo si che si
possa evitare la morte annunciata del porto, così com’è già avvenuto per altri
settori, nell’indifferenza totale della politica locale e regionale.
Che ben vengano altre navi traghetto e altri
TIR al porto di Reggio, poiché, saranno l’inizio di una nuova vita per l’area
portuale, un tempo fonte di sviluppo imprenditoriale e di conseguente reddito
per i lavoratori.
I Reggini non possono permettersi il lusso di
rifiutare questa grande occasione che porterà a un nuovo sviluppo economico e
allo stesso tempo domandare affannosamente lavoro!
Ostacolare l’ingresso dei TIR al porto Reggio,
ipotizzando soltanto un rischio inquinamento, noi del MAP lo consideriamo
irrazionale e strumentale.
Una politica che non sa fiutare gli aspetti
positivi di un’occasione non può dichiararsi politica del fare.
Nella tanto
decantata Area dello Stretto, il
porto di Reggio Calabria non deve servire soltanto allo sbarco degli immigrati
irregolari o all’effimero appoggio di qualche nave da crociera.
I porti
sono una grande risorsa solo se sono utilizzati per lo scopo per cui sono stati
realizzati e la politica deve soltanto sfruttare al meglio le occasioni e non
remare contro!
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